TRAMEDAUTORE 2017
11 spettacoli, 5 performance di strada, 9 nel Chiostro del Piccolo Teatro Grassi
6 concerti, 2 film e video, 4 residenze, 1 giornata di studi
Da quest’anno, con una nuova direzione artistica, Tramedautore si propone come Festival Internazionale delle Drammaturgie. Il plurale ha qui la sua importanza: la drammaturgia, ancor più oggi, si rivela capace di attraversare tutti i territori e i linguaggi, verbali e non verbali, in grado di elaborare un pensiero sulla contemporaneità.
Questa la visione che informa il programma del festival che porterà in scena opere provenienti da Belgio, Gran Bretagna, Italia, Svezia e Olanda, concentrandosi sulla fragilità dei valori di quella parte di Europa teoricamente alla testa del continente “a due velocità”.
In questa edizione le vite dei cittadini saranno raccontate dagli autori con la capacità di fotografare le situazioni e gli stati d’animo di ciascuno di noi, le paure e le fragilità, di cui, forse, non abbiamo ancora coscienza.
L’apertura sarà affidata a Mi sa che fuori è primavera, in cui il libro di Concita de Gregorio si trasforma in azione condivisa con il pubblico ad opera di Giorgio Barberio Corsetti e Gaia Saitta; in Monsieur Teste le parole di Paul Valéry vengono destrutturate e restituite in musica dalla voce di Chiara Guidi della Societas. Le giovani autrici italiane, Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, di Industria Indipendente, con I ragazzi del cavalcavia, e Livia Ferracchiati, con Todi is a small town in the center of Italy, ci restituiranno la propria inquietudine sulle dinamiche di branco alla base dei nuovi “sovranismi”, mentre Camilla Mattiuzzo, in Opera sentimentale, con la compagnia Angius | Festa, ci propone uno sconnesso quadro familiare. Animato da interventi musicali live con PierGiuseppe Di Tanno, il mito di Lucifero, nella seconda creazione a firma di Industria Indipendente. Il lavoro dello svedese Iggy Lond Malmborg (per la prima volta in Italia) con 99 Words for Void e Physics and Phantasma, metterà il pubblico in un contesto di domande dirette e frontali che nascono dalla pratica di rendere “show” una speculazione filosofica e socio-politica sui cosiddetti valori europei. Dall’Olanda il collettivo Wunderbaum con il suo sguardo, profetico, sull’America post Obama, con lo spettacolo Looking for Paul e il film Stop Acting Now. Dal Belgio, IfHuman, gruppo eterogeneo di teatrodanza con Fear and Desire. L’inglese Chris Goode con Men in the cities, affidato alla regia di Silvio Peroni, ci introduce nel male e alienazione del XXI secolo.
E ancora: performance all’aperto, un ciclo di sei concerti a cura di Yamaha con Cesare Picco, nel Chiostro Nina Vinchi al termine degli spettacoli.
Nel corso di Tramedautore, sempre nel Chiostro, alle ore 19, durante l’aperitivo, verrà offerta al pubblico la perfomance Una parola al giorno, affidata a giovani attori. Ognuno dei nove appuntamenti proporrà una diversa parola in forma di mini drammaturgia.
Tramedautore, a partire dal 2017, avvierà anche una sezione di alta formazione, Trame Temporary School (TTS), in cui gli artisti coinvolti nel festival e un gruppo di giovani performer, allievi scenografi, daranno vita a momenti di formazione formale e non formale, finalizzati a nuove creazioni.
Nel corso del festival verrà presentata la pubblicazione a cura della casa editrice Cue Press dei testi I ragazzi del cavalcavia, Supernova di Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, e Todi is a small town in the center of Italy di Livia Ferracchiati, con un’introduzione critica di Antonio Pizzo.
Benedetto Sicca
direttore artistico
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