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Ore 21.00 PICCOLO TEATRO GRASSI
FIORIRÀ LA MANDRAGOLA (Una sit-com)
testo e regia di Massimo Sgorbani
regista assistente Leonardo Lidi | aiuto regia Eva Martucci | scene e costumi Rita Macchiavelli e Rosa Sgorbani | luci Davide Rigodanza
con Camilla Alisetta, Giorgia Cipolla, Christian La Rosa, Claudio Migliavacca
produzione Maurizio Losi per Exen Drama | produzione esecutiva Chiara Anicito
Qui si parte dal presupposto che, visti i tempi che corrono, la forma odierna del dramma borghese sia diventata la sit-com televisiva. Quella con le risate registrate, perché nella sua forma attuale il dramma non suscita più reazioni ma le include in sé come parte del copione. È la certezza – illusoria o meno, poco importa – che tutto, comunque, andrà a buon fine. Nonostante la realtà.
La protagonista di Fiorirà la mandragola è una madre, anzi una mamma, una donna che rimane senza nome fino alle ultime battute dello spettacolo, e viene quindi definita solo dal suo ruolo all’interno di una famiglia del tutto atipica. Regina di un interno borghese senza ormai nessun valore, di una casa bruciata, esplosa o trasformata in prigione, la nostra mamma contrappone al caos dilagante un ordine domestico che persegue nonostante tutto e tutti. È lei che tiene le fila del gioco al massacro, è a lei che in definitiva si assoggettano i due maschi di famiglia e la fragile figlia adolescente. Eroina e antieroina, fa suo, nella battuta conclusiva, anche il peggiore degli epiteti rivolti a una donna, se ne impossessa dopo che l’ultimo maschio della famiglia è stato ricondotto nei ranghi di una quotidianità che sopravvive imperterrita al disastro.
Massimo Sgorbani – Tra i suoi testi teatrali, ripresentati in numerose riedizioni: Angelo della gravità (vincitore nel 2001 del Premio Speciale della Giuria Riccione 2001 Bignami-Quondamatteo), Il tempo ad Hanoi (2003, secondo classificato al Premio Fersen per la drammaturgia), Le cose sottili nell’aria (segnalazione di continuità al Premio Riccione 2003 per il testo), Tutto scorre (premi Fondi la Pastora nel 2004), Dove ci porta questo treno blu e veloce (2007), La trilogia Innamorate dello spavento: Blondi, Eva, Magda e lo spavento, andati in scena in teatri di tutta Italia, Fuck Men – studi sull’evoluzione del genere maschile (Teatro Ringhiera di Milano, 2013).
Nel maggio 2008, il Teatro Franco Parenti gli ha dedicato il “Focus su un autore: Massimo Sgorbani”, dieci giornate nelle quali sono stati rappresentati sette testi tra i quali l’inedito Per soli uomini. Nell’agosto del 2008 ha ricevuto il premio Franco Enriquez per la drammaturgia e nel 2013/14 è stato selezionato tra gli autori europei per il progetto Fabulamundi Playwriting Europe.
Dal 1994 è autore di diversi film per il cinema e la televisione siglati dalla collaborazione col regista Angelo Longoni (Uomini senza donne, Facciamo fiesta, Non aver paura, Naja Madri, Part Time, Un anno a primavera).
Photo Credits: Pino Montisci ©